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Farina di grillo: tra innovazione e perplessità
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Farina di grillo: tra innovazione e perplessità
Entra in commercio dopo la decisione dell’UE che la indentifica come alternativa sostenibile alle proteine di origine animale.
Il 24 e il 26 gennaio 2023 sono entrati ufficialmente in commercio come "alimenti" la farina di grillo (Fig.1) e le larve della farina minore (Alphitobius diaperinus; Fig.2).
Si tratta dei secondi e terzi prodotti di questo tipo (alimenti a base di insetti edibili) che l'EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) approva, dopo le larve gialle della farina (Tenebrio molitor) e le locuste comuni (Locusta migratoria).
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Figura 1
Acheta domesticus, grillo comune.
[Fonte: zazzom.it]

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Figura 2
Larva di Aphitobius diaperinus, nota come “larva della farina minore”.
[Fonte: jesmond.com]

La normativa europea

L'apertura alla vendita di questi alimenti è legata alla pubblicazione del Regolamento UE sui "novel food" (alimenti nuovi; Fig.3), entrato in vigore nel gennaio 2018 e tramite cui l'EFSA si fa carico di testare questi prodotti valutandone rischi e benefici.
Il concetto di "novel food" non è comunque legato ad un fenomeno recente: durante il corso degli anni, infatti, moltissimi alimenti nuovi sono giunti sulle tavole degli europei grazie a movimenti migratori, esplorazioni e viaggi di piacere.
Basti pensare alle banane, ai frutti tropicali, al cioccolato, ai pomodori, alle patate, al mais e al riso.
Da un punto di vista normativo, però, sono considerati “alimenti nuovi” tutti quelli che non venivano sistematicamente consumati in Europa prima del maggio 1997.
Possono quindi essere considerati a pieno titolo “novel food” i cibi arricchiti di omega-3, di steroli vegetali, l’olio di krill e i semi di chia (Fig.4).

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Figura 3
Esempi di “novel food”.
[Fonte: BRIGITTE]

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Figura 4
Semi di chia.
[Fonte: nonsolobenessere.it]

In quali prodotti si potranno trovare

La farina di grillo potrà essere utilizzata mescolata ad altre farine (essendo priva di glutine) per la preparazione di prodotti della panificazione, per crackers e grissini, per biscotti secchi, per pasta, prodotti a base di patate, nel siero di latte in polvere, nelle bevande tipo birra, nei prodotti a base di cioccolato.
Questo nuovo tipo di farina, infatti, ha come funzione quella di essere un additivo capace di rendere gli alimenti maggiormente proteici, essendo costitute da proteine ad alto valore biologico (contengono tutti gli amminoacidi di cui il corpo ha bisogno).
Inoltre, è particolarmente ricca di ferro, di calcio e di vitamina B12 che aiutano l’accrescimento osseo e prevengono l’anemia sideropenica e megaloblastica.

Dubbi e perplessità

In molti paesi europei (tra cui l’Italia) è stato registrato uno scarso interesse nei confronti di questo fenomeno che, addirittura, viene ritenuto dannoso.
Secondo un’indagine Coldiretti, infatti, il 54% dei consumatori italiani si dice in disaccordo con le decisioni di Bruxelles, ritenendo il fatto come un vero e proprio attacco alla dieta mediterranea.
Inoltre, le proteine degli insetti possono scatenare reazioni allergiche (soprattutto nei soggetti già allergici ai crostacei, ai molluschi e agli acari della polvere; Fig.5) e, per questo, dovranno sempre comparire in etichetta tra i vari allergeni già indicati.

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Figura 5
Tabella allergeni che attualmente devono essere dichiarati in etichetta.
[Fonte: mensapiodecimo.eu]

Approfondimento: altri novel food

Per chi fosse interessato al mondo degli “alimenti nuovi”, sulla pagina web dell’UE, nello specifico nella sezione “Food Safety” (Sicurezza Alimentare), è disponibile con l’elenco completo dei prodotti autorizzati o meno dall’EFSA.

In questo elenco figurano, per esempio:

  • La spirulina: microalga blu/verde, utilizzata fin dall’antichità dagli Aztechi.
    Ad oggi viene commercializzata sottoforma di compresse, polveri, fiocchi ed è utilizzata come fonte di vitamina B12 che protegge il fegato, aiuta il sistema immunitario e previene le allergie.
  • Cumino nero (Nigella sativa): erba annuale della famiglia delle Ranuncolaceae, i cui semi sono ricchi di oli, di proteine, di alcaloidi e saponine.
  • Erba medica (Medicago sativa): pianta leguminosa, originaria dell’Asia occidentale, viene comunemente coltivata come fonte di foraggio per gli animali ruminanti.
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Figura 6
Alga spirulina.
[Fonte: essentialnutrition.com.br]

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Figura 7
Cumino nero.
[Fonte: improntaunika.it]

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Figura 8
Medicago sativa (erba medica).
[Fonte: infonortedigital.com]

Fonti

  • Novel food catalogue (europa.eu)
  • Spirulina (humanitas.it)
  • Farina di grillo fa male? È cancerogena? Ecco le info e il prezzo | Gazzetta.it
  • Farina di grillo e larve, via libera alla vendita in Ue: in quali cibi si potranno usare (msn.com)
  • Farina di grilli: come usarla in cucina - Grilli in polvere, il nuovo cibo ricco di proteine e povero di grassi: guida all’utilizzo Cook - Cucina Corriere.it

Crediti immagini

  • Immagine in evidenza: https://www.tuttogolfo.it/notizie/attualita/farina-grilli/
  • Figura 1 Acheta domesticus, grillo comune. [Fonte: zazzom.it]
  • Figura 2: Larva di Aphitobius diaperinus, nota come “larva della farina minore”. [Fonte: jesmond.com]
  • Figura 3: Esempi di “novel food”. [Fonte: BRIGITTE]
  • Figura 4: Semi di chia. [Fonte: nonsolobenessere.it]
  • Figura 5: Tabella allergeni che attualmente devono essere dichiarati in etichetta. [Fonte: mensapiodecimo.eu]
  • Figura 6: Alga spirulina. [Fonte: essentialnutrition.com.br]
  • Figura 7: Cumino nero. [Fonte: improntaunika.it]
  • Figura 8: Medicago sativa (erba medica). [Fonte: infonortedigital.com]